1. |
picnic al mare
03:36
|
|
||
(strumentale)
|
||||
2. |
Le parole giuste
04:16
|
|
||
Le parole giuste
--------------------------------------------------------------------------------------------
Chi compra le riviste di enigmistica ha un'insana voglia di perdere le staffe
Le parole giuste si inseguono in quadrati imposti da regole grammaticali
Le raccomandazioni dei vecchi costringono i proverbi a restare sempre uguali
Sfogliando il calendario mi accorgo di non poterti rincontrare prima che sia agosto
Forse continuo a respirare ma non mi rendo conto
Forse do un senso speciale al nostro incontro
Chi scrive i propri sbagli nei diari li chiude in un cassetto ma dimentica le chiavi
Le parole giuste ci vengono fuori tempo massimo o comunque un po' in ritardo
Lo sbadiglio prima del finale è consentito solo a chi ha un'aria intellettuale
Chissà se abituandoti a me le parole finalmente troveranno il loro posto
Forse continuo a respirare ma non mi rendo conto
Forse do un senso speciale al nostro incontro
Magari ti potrei invitare ad un pic nic al mare
In novembre si può stare tranquilli a chiacchierare
Che qui è già tutto troppo pieno di luci di Natale
Di luci e di Natale
|
||||
3. |
|
|||
Come vien buio presto d’inverno
--------------------------------------------------------------------------------------------
Poe non teneva la luce accesa
Mentre scriveva del Corvo
No, non temeva la fiamma o la cera
Ma ne serbava il ricordo
Come vien buio presto d’inverno
Che buio pesto, che buio pesto
Si dipingeva di cronaca nera
Sepolto nel vuoto del giorno
E non distingueva più la fiamma e la cera
Davanti alla casa del mostro
Come vien buio presto d’inverno
Che buio pesto, che buio pesto
Che buio pesto Quanto fa buio presto
D’inverno come è diverso
Com’è l’effetto del nuovo mostro sul nostro sonno?
Com’è buio pesto quest’inverno
Visto dal giusto verso. Visto attraverso l’ennesimo inserto
Cosa non è sogno in chiaro giorno?
Cosa ci spinge a cercare il cadavere ideale? Quale bisogno?
L’ eterno ritorno di tempo ingannato a riempire l’inverno
Con un altro mostro
Tanto fa buio presto
|
||||
4. |
Ridicole
03:08
|
|
||
Ridicole
--------------------------------------------------------------------------------------------
Ridico le cose ridicole
Cose che non puoi ripetere
Ridi con le parole che ridico da un'eternità
Che a dirle così non mi vengono
Cose che non so ripetere
Ma mi piace il suono che fa
Riscrivo parole rendendole
Mari di rime ridicole
Ma ridi con lettere piene d'amore e di banalità
E' come se fossero inutili
le cose che adoro ripeterti
Ma mi piace il suono che fa
E mi piace il suono che fa
|
||||
5. |
Oggigiorno
03:26
|
|
||
Oggigiorno
--------------------------------------------------------------------------------------------
Dio non ha il controllo su quello che succederà
Come potrei mai averlo io
Io che non mi chiedo nemmeno se domani pioverà
Se fossi in Inghilterra sarei Dio
E invece manca poco a essere niente
In fondo non è niente
E invece manca poco a essere niente
Domani non c’è niente amore mio
Dio non ha nessun criterio né particolari qualità
Il mondo è disegnato bene
Ma i suoi dipinti peccano di troppa umanità
Se fossi un ritrattista sarei Dio
E invece manca poco a essere niente
In fondo non è niente
E invece manca poco a essere niente
Domani non c’è niente amore mio
Dormiamo ancora un po’
Che il letto ci rapisca ancora
Lasciamo che la pioggia faccia il suo dovere
La notte stessa si colora
Lasciamoci bastare questo nostro bene
La notte ci rapisca allora
Tutto il resto non esiste e non resisterà.
|
||||
6. |
Le cose più innocue
05:01
|
|
||
Le cose più innocue
--------------------------------------------------------------------------------------------
La rabbia che si muove
Nelle cose più innocue
Mortifica l'uomo ma fortifica
Guarda quel coglione
Neppure sa come
Disfarne il nodo eppure lo fa
Ha paura dell'ignoto
Ma non gli dà un nome
E riavvolge la croce in svastica.
E' ingenuo pensare
Ma del tutto normale
Che il boia non creda nell'aldilà.
Ma non ci piove che nulla manca
Ma non ci piove, la guerra salva
Ma non ci piove, la terra è santa
Ma non ci piove, amare stanca, amare stanca
La noia che ricopre
Un ruolo banale
Falsifica il male ma giustifica
L’intimo fastidio
Di scoprirsi feroce
C’è un perfido amore che ci unifica
Ma non si muore di guerra e basta
Non ha dolore la folla affranta
E non si muove ma va in vacanza
Non ha valore chi dorme sepolto in un campo di grano
|
||||
7. |
|
|||
Dichiarazione di dipendenza
--------------------------------------------------------------------------------------------
Sentirti a volte
Averti per mano
Fino ad un certo punto
Fin dove posso andare
E poi lasciarti andare
L’amore ha spesso un pessimo finale
No, lei non ti vuole
Ma non dice ciò che pensa
Lei ama la sofferenza
Come atto di liberazione
Mentre piange di disperazione
Pensarti di notte
Chiamarmi per nome
Svegliarmi alle sette
Di ottimo umore
E poi svenire piano
L’amore presto nasconde chi è troppo lontano
No, lui non ti vuole
Ma non pensa ciò che dice
Lui ti guarda e maledice
La sua debole incoscienza
Dichiarazione di dipendenza
Avvolgerci in traiettorie disegnate
Arrendendoci all’attesa dell’estate
E ricadere gradualmente in catastrofiche illusioni
Elevando alla radice gli infiniti tentativi
Di accorciare le stagioni
Di arrestare eternamente le stagioni
E accettare nuovamente le effettive condizioni
É impossibile mutare il galateo universale
Banali osservazioni
Banali e scontatissime opinioni.
|
||||
8. |
Tazebao
02:14
|
|
||
(strumentale)
|
||||
9. |
Un cuore così bianco
04:05
|
|
||
Un cuore così bianco
--------------------------------------------------------------------------------------------
L’avete visto tutti quanti
Sono stati loro e solo loro a cominciare
Abbiamo un animo pacifico
E un alibi magnifico
E non ci permetteremo mai di fare male
E rideremo delle crisi
Mostreremo a tutto il mondo
Quanto è forte il nostro amare
Chiederemo in dono a dio
Quattro feste di natale
E non avrete più il fardello di votare.
Ma avete perso la memoria e ve lo ripeterò
Accarezziamo il vostro sogno
E a voi lasciamo solo il compito di renderlo banale
Non abbiate più paure
O sceglietele con cura
D’altra parte non è il caso di sbagliare
Ricorderete tutti quanti
Il male che hanno fatto i vostri cari genitori
I nostri intenti erano buoni,
Ma i loro dubbi fuori posto
In fondo è giusto che si paghino gli errori
Ma avete perso la memoria, e ve lo ripeterò
Con un cuore così bianco da farvi innamorare
Stronzate che a voi piace tanto fare
Con un cuore così bianco da farci vomitare
E un altro lieto fine sempre uguale
Il vostro cuore è così bianco da non essere normale
Sapete solo stare fermi a guardare
Con un cuore così bianco da farvi tremare
Fareste meglio a seguirci o a scappare
Avete perso
|
||||
10. |
Pesci rossi
04:41
|
|
||
Pesci rossi
Tienimi le porte aperte
Mentre passo
Un altro fine settimana in ascensore
Edifica gli alberghi
E lustra gli sgabelli
Per fanatici di mobili e motori
Dimentica gli acquari
Le piogge, i pesci rossi
E i gelati alla vaniglia di Lubiana
Perché appena apriamo bocca
Ci puntano alla tempia
L’occhio sordomuto e miope del cannone
Vendica se puoi i nostri abiti mai più lavati
E levati di dosso quei lontani pomeriggi trascurati
Vendica se puoi i nostri scheletri indistinguibili
Che sembrano dormire lontanissimi e invece
Si abbracciano ancora
Riduciamo il planetario un colabrodo
Tienimi le mani
E sorreggimi la testa
Mentre immagino per noi di stare altrove
Verifica gli errori
E correggimi la vista
Voglio odiare per un attimo l’orrore
Vendica se puoi i nostri abiti mai più lavati
E levati di dosso quei lontani pomeriggi trascurati
Vendica se puoi i nostri scheletri indistinguibili
Che sembrano morire lontanissimi e invece
Si amano ancora
Riduciamo il planetario un colabrodo
Ricordati di quella volta che mi hai portato al mare
Perché quello che ci resta è soltanto l'esistenza
|
||||
11. |
Budapest '56
03:27
|
|
||
Budapest '56
--------------------------------------------------------------------------------------------
Stesa nella tua vestaglia mi stavi di fronte
Appesa alla tua voglia, con le labbra già pronte
Leggevi libri di bellezza che hanno ancora il tuo nome
Tutti raccontano i tuoi occhi di diverso colore
Steso sulla tua finestra stavo ad ascoltare
Canzoni di tristezza che hanno addosso il tuo odore
Mentre i frammenti del mattino si lasciavano toccare
E illuminavano i tuoi occhi di diverso colore
L'autunno sfogliava gli alberi e leggeva per te
Le storie degli amori nati nel centro di Budapest
E in quell'isola con il nome di regina e di fiore
Risplendevano i tuoi occhi di diverso colore
Stesa sul tuo cuore così bianco e ormai stanco
Ti guardavo già da lontano sfiorandoti nel letto
E tu mi chiedevi di farti ancora l'amore
Che belli i tuoi occhi chiusi di diverso colore
Che tristi i tuoi occhi belli
|
||||
12. |
Scarpe dispari
02:34
|
|
||
Scarpe dispari
--------------------------------------------------------------------------------------------
Scarpe dispari non ne voglio più vedere
Ci sono cose che devono restare insieme
Io, guardandoti, non mi ricordo più
|
||||
13. |
Domattina
01:08
|
|
||
(strumentale)
|
il Cubo di Rubik Monocromo Milano, Italy
Il Cubo di Rubik Monocromo é un gruppo indie milanese attivo dal 2007.
La band, attualmente composta da 7
elementi, unisce il songwriting in lingua italiana a sfumature folk, alternative e post-rock .
Nel 2009 esce il loro primo disco intitolato "Quarantatre miliardi di miliardi di possibili combinazioni (in una sola mossa)".
Il nuovo album "Picnic al mare" è uscito a Novembre 2018.
... more
Contact il Cubo di Rubik Monocromo
Streaming and Download help
If you like il Cubo di Rubik Monocromo, you may also like:
Bandcamp Daily your guide to the world of Bandcamp