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picnic al mare

by il Cubo di Rubik Monocromo

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1.
(strumentale)
2.
Le parole giuste -------------------------------------------------------------------------------------------- Chi compra le riviste di enigmistica ha un'insana voglia di perdere le staffe Le parole giuste si inseguono in quadrati imposti da regole grammaticali Le raccomandazioni dei vecchi costringono i proverbi a restare sempre uguali Sfogliando il calendario mi accorgo di non poterti rincontrare prima che sia agosto Forse continuo a respirare ma non mi rendo conto Forse do un senso speciale al nostro incontro Chi scrive i propri sbagli nei diari li chiude in un cassetto ma dimentica le chiavi Le parole giuste ci vengono fuori tempo massimo o comunque un po' in ritardo Lo sbadiglio prima del finale è consentito solo a chi ha un'aria intellettuale Chissà se abituandoti a me le parole finalmente troveranno il loro posto Forse continuo a respirare ma non mi rendo conto Forse do un senso speciale al nostro incontro Magari ti potrei invitare ad un pic nic al mare In novembre si può stare tranquilli a chiacchierare Che qui è già tutto troppo pieno di luci di Natale Di luci e di Natale
3.
Come vien buio presto d’inverno -------------------------------------------------------------------------------------------- Poe non teneva la luce accesa Mentre scriveva del Corvo No, non temeva la fiamma o la cera Ma ne serbava il ricordo Come vien buio presto d’inverno Che buio pesto, che buio pesto Si dipingeva di cronaca nera Sepolto nel vuoto del giorno E non distingueva più la fiamma e la cera Davanti alla casa del mostro Come vien buio presto d’inverno Che buio pesto, che buio pesto Che buio pesto Quanto fa buio presto D’inverno come è diverso Com’è l’effetto del nuovo mostro sul nostro sonno? Com’è buio pesto quest’inverno Visto dal giusto verso. Visto attraverso l’ennesimo inserto Cosa non è sogno in chiaro giorno? Cosa ci spinge a cercare il cadavere ideale? Quale bisogno? L’ eterno ritorno di tempo ingannato a riempire l’inverno Con un altro mostro Tanto fa buio presto
4.
Ridicole 03:08
Ridicole -------------------------------------------------------------------------------------------- Ridico le cose ridicole Cose che non puoi ripetere Ridi con le parole che ridico da un'eternità Che a dirle così non mi vengono Cose che non so ripetere Ma mi piace il suono che fa Riscrivo parole rendendole Mari di rime ridicole Ma ridi con lettere piene d'amore e di banalità E' come se fossero inutili le cose che adoro ripeterti Ma mi piace il suono che fa E mi piace il suono che fa
5.
Oggigiorno 03:26
Oggigiorno -------------------------------------------------------------------------------------------- Dio non ha il controllo su quello che succederà Come potrei mai averlo io Io che non mi chiedo nemmeno se domani pioverà Se fossi in Inghilterra sarei Dio E invece manca poco a essere niente In fondo non è niente E invece manca poco a essere niente Domani non c’è niente amore mio Dio non ha nessun criterio né particolari qualità Il mondo è disegnato bene Ma i suoi dipinti peccano di troppa umanità Se fossi un ritrattista sarei Dio E invece manca poco a essere niente In fondo non è niente E invece manca poco a essere niente Domani non c’è niente amore mio Dormiamo ancora un po’ Che il letto ci rapisca ancora Lasciamo che la pioggia faccia il suo dovere La notte stessa si colora Lasciamoci bastare questo nostro bene La notte ci rapisca allora Tutto il resto non esiste e non resisterà.
6.
Le cose più innocue -------------------------------------------------------------------------------------------- La rabbia che si muove Nelle cose più innocue Mortifica l'uomo ma fortifica Guarda quel coglione Neppure sa come Disfarne il nodo eppure lo fa Ha paura dell'ignoto Ma non gli dà un nome E riavvolge la croce in svastica. E' ingenuo pensare Ma del tutto normale Che il boia non creda nell'aldilà. Ma non ci piove che nulla manca Ma non ci piove, la guerra salva Ma non ci piove, la terra è santa Ma non ci piove, amare stanca, amare stanca La noia che ricopre Un ruolo banale Falsifica il male ma giustifica L’intimo fastidio Di scoprirsi feroce C’è un perfido amore che ci unifica Ma non si muore di guerra e basta Non ha dolore la folla affranta E non si muove ma va in vacanza Non ha valore chi dorme sepolto in un campo di grano
7.
Dichiarazione di dipendenza -------------------------------------------------------------------------------------------- Sentirti a volte Averti per mano Fino ad un certo punto Fin dove posso andare E poi lasciarti andare L’amore ha spesso un pessimo finale No, lei non ti vuole Ma non dice ciò che pensa Lei ama la sofferenza Come atto di liberazione Mentre piange di disperazione Pensarti di notte Chiamarmi per nome Svegliarmi alle sette Di ottimo umore E poi svenire piano L’amore presto nasconde chi è troppo lontano No, lui non ti vuole Ma non pensa ciò che dice Lui ti guarda e maledice La sua debole incoscienza Dichiarazione di dipendenza Avvolgerci in traiettorie disegnate Arrendendoci all’attesa dell’estate E ricadere gradualmente in catastrofiche illusioni Elevando alla radice gli infiniti tentativi Di accorciare le stagioni Di arrestare eternamente le stagioni E accettare nuovamente le effettive condizioni É impossibile mutare il galateo universale Banali osservazioni Banali e scontatissime opinioni.
8.
Tazebao 02:14
(strumentale)
9.
Un cuore così bianco -------------------------------------------------------------------------------------------- L’avete visto tutti quanti Sono stati loro e solo loro a cominciare Abbiamo un animo pacifico E un alibi magnifico E non ci permetteremo mai di fare male E rideremo delle crisi Mostreremo a tutto il mondo Quanto è forte il nostro amare Chiederemo in dono a dio Quattro feste di natale E non avrete più il fardello di votare. Ma avete perso la memoria e ve lo ripeterò Accarezziamo il vostro sogno E a voi lasciamo solo il compito di renderlo banale Non abbiate più paure O sceglietele con cura D’altra parte non è il caso di sbagliare Ricorderete tutti quanti Il male che hanno fatto i vostri cari genitori I nostri intenti erano buoni, Ma i loro dubbi fuori posto In fondo è giusto che si paghino gli errori Ma avete perso la memoria, e ve lo ripeterò Con un cuore così bianco da farvi innamorare Stronzate che a voi piace tanto fare Con un cuore così bianco da farci vomitare E un altro lieto fine sempre uguale Il vostro cuore è così bianco da non essere normale Sapete solo stare fermi a guardare Con un cuore così bianco da farvi tremare Fareste meglio a seguirci o a scappare Avete perso
10.
Pesci rossi 04:41
Pesci rossi Tienimi le porte aperte Mentre passo Un altro fine settimana in ascensore Edifica gli alberghi E lustra gli sgabelli Per fanatici di mobili e motori Dimentica gli acquari Le piogge, i pesci rossi E i gelati alla vaniglia di Lubiana Perché appena apriamo bocca Ci puntano alla tempia L’occhio sordomuto e miope del cannone Vendica se puoi i nostri abiti mai più lavati E levati di dosso quei lontani pomeriggi trascurati Vendica se puoi i nostri scheletri indistinguibili Che sembrano dormire lontanissimi e invece Si abbracciano ancora Riduciamo il planetario un colabrodo Tienimi le mani E sorreggimi la testa Mentre immagino per noi di stare altrove Verifica gli errori E correggimi la vista Voglio odiare per un attimo l’orrore Vendica se puoi i nostri abiti mai più lavati E levati di dosso quei lontani pomeriggi trascurati Vendica se puoi i nostri scheletri indistinguibili Che sembrano morire lontanissimi e invece Si amano ancora Riduciamo il planetario un colabrodo Ricordati di quella volta che mi hai portato al mare Perché quello che ci resta è soltanto l'esistenza
11.
Budapest '56 03:27
Budapest '56 -------------------------------------------------------------------------------------------- Stesa nella tua vestaglia mi stavi di fronte Appesa alla tua voglia, con le labbra già pronte Leggevi libri di bellezza che hanno ancora il tuo nome Tutti raccontano i tuoi occhi di diverso colore Steso sulla tua finestra stavo ad ascoltare Canzoni di tristezza che hanno addosso il tuo odore Mentre i frammenti del mattino si lasciavano toccare E illuminavano i tuoi occhi di diverso colore L'autunno sfogliava gli alberi e leggeva per te Le storie degli amori nati nel centro di Budapest E in quell'isola con il nome di regina e di fiore Risplendevano i tuoi occhi di diverso colore Stesa sul tuo cuore così bianco e ormai stanco Ti guardavo già da lontano sfiorandoti nel letto E tu mi chiedevi di farti ancora l'amore Che belli i tuoi occhi chiusi di diverso colore Che tristi i tuoi occhi belli
12.
Scarpe dispari -------------------------------------------------------------------------------------------- Scarpe dispari non ne voglio più vedere Ci sono cose che devono restare insieme Io, guardandoti, non mi ricordo più
13.
Domattina 01:08
(strumentale)

credits

released October 18, 2017

Ruggero Pasini: voce, basso, chitarra, sintetizzatori
Enrico Bendoli: voce, chitarra, sintetizzatori
Riccardo Canta: voce, pianoforte, sintetizzatori, sassofono, theremin
Pier Lofrano: voce, batteria, percussioni
Margherita Lugli: violino


Registrato e mixato da Simone Pirovano
Masterizzato da Andrea Leonardi al Mixaglia Studio - Casatenovo (LC)


Tutti i testi, le musiche e gli arrangiamenti sono de Il Cubo di Rubik Monocromo



VIDEO:

Le Parol Giuste: www.youtube.com/watch?v=FfCYekeIjiA

Dichiarazione di Dipendenza: www.youtube.com/watch?v=uDs6twzPhBo




CONTATTI:
ilcubodirubikmonocromo@gmail.com
fb: Il Cubo di Rubik Monocromo

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about

il Cubo di Rubik Monocromo Milano, Italy

Il Cubo di Rubik Monocromo é un gruppo indie milanese attivo dal 2007.
La band, attualmente composta da 7 elementi, unisce il songwriting in lingua italiana a sfumature folk, alternative e post-rock .
Nel 2009 esce il loro primo disco intitolato "Quarantatre miliardi di miliardi di possibili combinazioni (in una sola mossa)".
Il nuovo album "Picnic al mare" è uscito a Novembre 2018.
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